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PNRR e Riqualificazione Energetica: oltre 1,3 miliardi per infissi e serramenti

Una grande opportunità per l’edilizia pubblica e per il settore dei serramenti: è in arrivo un nuovo decreto, previsto nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che stanzia 1,381 miliardi di euro per l’efficientamento energetico degli edifici ERP (Edilizia Residenziale Pubblica). Tra gli interventi ammessi, anche la sostituzione di infissi e serramenti.

Un incentivo concreto per migliorare l’efficienza energetica

Il nuovo decreto, attualmente in fase di pubblicazione, fa parte della Missione M7 del RePowerEU e prevede investimenti mirati alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico. Gli interventi devono garantire un miglioramento minimo del 30% in efficienza energetica. Un obiettivo raggiungibile anche attraverso la sostituzione di vecchi infissi e finestre non performanti, oggi tra le principali fonti di dispersione termica.

Infissi e schermature solari tra gli interventi agevolabili

Il decreto incentiva la sostituzione di infissi e serramenti esistenti, comprese le chiusure trasparenti con vetro singolo e privi di guarnizioni. Oltre agli infissi, è possibile agevolare anche l’installazione di sistemi oscuranti e schermature solari esterne, come tapparelle, persiane e frangisole, purché associati alla sostituzione degli infissi.

Tra i requisiti richiesti, i nuovi serramenti dovranno garantire valori di trasmittanza termica inferiori a quelli stabiliti dalla norma, che variano in base alla zona climatica (da 2,60 W/m²K per la zona A fino a 1,00 W/m²K per la zona F). L’obiettivo è ridurre la dispersione di calore, migliorare l’isolamento e aumentare il comfort abitativo.

Contributi fino al 65% e finanziamenti agevolati

Gli interventi saranno finanziati attraverso una sovvenzione diretta pari al 65%, gestita dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Il restante 35% potrà essere coperto tramite prestiti bancari convenzionati, garantiti da SACE. La modalità di calcolo dell’incentivo tiene conto della superficie oggetto di intervento e dei costi specifici per mq, con un tetto massimo stabilito a 700€/mq per le zone A, B e C e 800€/mq per le zone D, E e F.

Chi può accedere al contributo?

Gli incentivi sono destinati esclusivamente a edifici ERP di proprietà pubblica dotati di impianti centralizzati di climatizzazione, o che verranno adeguati in tal senso dopo l’intervento. La gestione dei progetti dovrà avvenire tramite ESCo (Energy Service Company), che accompagnerà la pubblica amministrazione in tutte le fasi, dalla progettazione all’esecuzione.

Una grande occasione per il settore infissi

Il decreto rappresenta un’opportunità strategica per tutte le aziende che operano nel settore della produzione e installazione di infissi ad alta efficienza energetica. Ma anche per i cittadini: sostituire infissi obsoleti con sistemi moderni e performanti significa risparmiare in bolletta, vivere in un ambiente più confortevole e contribuire attivamente alla sostenibilità ambientale.

Non resta che attendere la pubblicazione ufficiale del decreto per conoscere le modalità di accesso e avviare i progetti di riqualificazione.

Una grande opportunità per l’edilizia pubblica e per il settore dei serramenti: è in arrivo un nuovo decreto, previsto nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che stanzia 1,381 miliardi di euro per l’efficientamento energetico degli edifici ERP (Edilizia Residenziale Pubblica). Tra gli interventi ammessi, anche la sostituzione di infissi e serramenti.

Un incentivo concreto per migliorare l’efficienza energetica

Il nuovo decreto, attualmente in fase di pubblicazione, fa parte della Missione M7 del RePowerEU e prevede investimenti mirati alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico. Gli interventi devono garantire un miglioramento minimo del 30% in efficienza energetica. Un obiettivo raggiungibile anche attraverso la sostituzione di vecchi infissi e finestre non performanti, oggi tra le principali fonti di dispersione termica.

Infissi e schermature solari tra gli interventi agevolabili

Il decreto incentiva la sostituzione di infissi e serramenti esistenti, comprese le chiusure trasparenti con vetro singolo e privi di guarnizioni. Oltre agli infissi, è possibile agevolare anche l’installazione di sistemi oscuranti e schermature solari esterne, come tapparelle, persiane e frangisole, purché associati alla sostituzione degli infissi.

Tra i requisiti richiesti, i nuovi serramenti dovranno garantire valori di trasmittanza termica inferiori a quelli stabiliti dalla norma, che variano in base alla zona climatica (da 2,60 W/m²K per la zona A fino a 1,00 W/m²K per la zona F). L’obiettivo è ridurre la dispersione di calore, migliorare l’isolamento e aumentare il comfort abitativo.

Contributi fino al 65% e finanziamenti agevolati

Gli interventi saranno finanziati attraverso una sovvenzione diretta pari al 65%, gestita dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Il restante 35% potrà essere coperto tramite prestiti bancari convenzionati, garantiti da SACE. La modalità di calcolo dell’incentivo tiene conto della superficie oggetto di intervento e dei costi specifici per mq, con un tetto massimo stabilito a 700€/mq per le zone A, B e C e 800€/mq per le zone D, E e F.

Chi può accedere al contributo?

Gli incentivi sono destinati esclusivamente a edifici ERP di proprietà pubblica dotati di impianti centralizzati di climatizzazione, o che verranno adeguati in tal senso dopo l’intervento. La gestione dei progetti dovrà avvenire tramite ESCo (Energy Service Company), che accompagnerà la pubblica amministrazione in tutte le fasi, dalla progettazione all’esecuzione.

Una grande occasione per il settore infissi

Il decreto rappresenta un’opportunità strategica per tutte le aziende che operano nel settore della produzione e installazione di infissi ad alta efficienza energetica. Ma anche per i cittadini: sostituire infissi obsoleti con sistemi moderni e performanti significa risparmiare in bolletta, vivere in un ambiente più confortevole e contribuire attivamente alla sostenibilità ambientale.

Non resta che attendere la pubblicazione ufficiale del decreto per conoscere le modalità di accesso e avviare i progetti di riqualificazione.